DIO HA CURA DI ME

"Abbi cura di me come la pupilla dell'occhio, nascondimi, all'ombra delle tue ali, dagli empi che vogliono la mia rovina, dai nemici mortali che mi circondano" (Salmo 17: 8,9).

L'espressione tradotta con "pupilla degli occhi" é usata frequentemente nelle Scritture (Deuteronomio 32:1; Proverbi 7:2; ecc.) e, in ebraico, significa "uomo piccolo negli occhi" oppure "figlia degli occhi". Pupilla degli occhi sta a indicare che Dio ci stima e ci dà tanto valore, così come noi lo diamo alla nostra vista. 

In questo caso, la pupilla é l'occhio stesso. Nessun altra parte del corpo é più preziosa, più delicata e più attentamente curata degli occhi. Il Creatore ha collocato gli occhi in un luogo ben protetto, circondati da ossa che si protendono come i monti attorno a Gerusalemme. A parte questo, Dio ha circondato i nostri occhi con un recinto, le sopracciglia, e una tenda ovvero le palpebre con le ciglia. Egli ci ha dato un senso speciale del pericolo che può colpire i nostri occhi, poiché è la prima cosa che chiudiamo per proteggerli. 

 Così come la palpebra salvaguarda i nostri occhi, Dio ha cura di noi. Quando contempliamo il Signore, vediamo riflesso nei suoi occhi non più la persona che crediamo di essere o quella che siamo stati, ma il miracolo di ciò che possiamo diventare, l'ideale che Dio ha per noi. Siamo figli unici, desiderati e amati. Tienimi d'occhio; nascondimi sotto le tue fresche piume delle ali dai malvagi che sono fuori a prendermi, dai nemici mortali che si avvicinano. Salmo 17: 8-9 MSG

Se guardiamo alla parola Iridologia relativa all'iride dell'occhio, il termine iridologia non si trova nella maggior parte dei dizionari ed è composta da due parti: la prima parte deriva dalla parola Iride che è il segmento della membrana vascolare dell'occhio che costituisce il diaframma contrattile, variamente colorato, formato da lamelle al suo centro, posta davanti al cristallino che circoscrive la pupilla; la seconda parte della parola significa 'studio' e 'trattazione' quindi il significato completo è lo "Studio e trattazione dell'iride dell'occhio". 

La parola Iride deriva dal greco e significa arcobaleno, per la colorazione dell' aureola, considerata come un'aureola che circonda la pupilla e la sua pigmentazione conferisce all'occhio il colore che lo caratterizza. Ogni occhio ha la sua pigmentazione di colore che lo caratterizza, I colori lo rendono diverso, così la sua forma. Dio stesso, le sue promesse, i sogni che ha per noi, colorano la nostra vita. Quando contempliamo Lui, il suo volto, veniamo trasformati secondo l'immagine che Lui ha per noi. A viso scoperto, incrociando lo sguardo del Padre, veniamo riempiti del suo Spirito e di conseguenza i nostri occhi trasmetteranno quello che lui stesso ci ha trasferito. 

 
E noi tutti, a viso scoperto, contemplando come in uno specchio la gloria del Signore, siamo trasformati nella sua stessa immagine, di gloria in gloria, secondo l'azione del Signore, che è lo Spirito. Seconda lettera ai Corinzi 3:18
"... Abbi cura di me", in un'altra traduzione leggiamo "Custodiscimi", questo verbo CUSTODIRE in ebraico "šāmar" significa «guardare», «tenere sotto osservazione» L'uomo prima che fosse creato già aveva ricevuto delle indicazioni da Dio in riferimento al fatto di "coltivare" e custodire il giardino. deve coltivare la terra (Gen. 2,5), è plasmato con il fango della terra (Gen. . 2,7) e riceve da Dio l'incarico di «coltivare» e «custodire» il giardino di Eden (Gen. 2,15). 

 
Così fa Dio con noi, Egli ci ha creati e ci ha resi il suo tesoro particolare, ci protegge, Il nostro papà ha cura di noi come la parte più preziosa, più sensibile e delicata. Il suo amore colora la nostra anima. ❤️

2o22 Anno di promesse esaudite
Creato con Webnode
Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia