IL RIPARATORE DI BRECCIE

PH Davide Napoleone
PH Davide Napoleone


Il termine breccia significa aprire un varco per entrare con forza in un luogo fortificato.

Allora chiamerai, e l'Eterno ti risponderà; griderai, ed egli dirà: "Eccomi!" Se tu togli di mezzo a te il giogo, il gesto minaccioso ed il parlare iniquo. I tuoi riedificheranno le antiche rovine; tu rialzerai le fondamenta gettate da molte età, e sarai chiamato il riparatore delle brecce, il restauratore dei sentieri per rendere abitabile il paese. (Isaia: 58:9,14)

Parole e azioni che pronunciamo producono sempre un effetto, benefico o distruttivo. Il profeta Isaia ci dice da parte di Dio che per diventare "riparatori di brecce" è fondamentale togliere determinate cose che causano brecce sulle pareti della nostra vita e sulle pareti della vita del nostro prossimo, in particolare  esse sono:

1. Il giogo cioè il peso che a volte mettiamo (o ci mettono) sulle spalle delle persone. Pesi che come disse Gesù: "Guai anche a voi, dottori della legge, perché caricate la gente di pesi difficili da portare, e voi non toccate quei pesi neppure con un dito!" Luca 11:46

2.Il gesto minaccioso  ovvero un modo di fare o un modo di scherzare. infatti, la capacità di sopportare gli scherzi varia da individuo a individuo e con un atteggiamento, non per forza negativo, possiamo creare brecce nel nostro prossimo.

3.Il parlare iniquo o menzognero cioè il parlare non costruttivo, non edificante, ingiusto, con doppio senso, con volgarità, dire cose che non sono vere, anche sulla nostra stessa persona, per esempio: "non c'è la farò mai", "sono proprio uno stupido", "gli altri sono migliori di me", ecc...

Quindi un modo per riparare le brecce è quello di eliminare pesi, parole ed atteggiamenti che possano danneggiare il rapporto con chi ci sta vicino e lavorare su noi stessi per capire se c'è qualcosa che ci sta turbando e liberarcene per non lasciare spazio nella nostra vita a cose negative. 

 
Un altro modo per riparare brecce o meglio per evitare che il male si insinui all'interno della vita delle persone e delle circostanze è quello di intercedere. La preghiera di intercessione ha una grande efficacia, ha una potenza incredibile. Quando noi intercediamo nelle sfere spirituali avviene qualcosa di meraviglioso. Ritroviamo queste meravigliose verità nella vita di Neemia il cui nome significa "Yahweh conforta".

E quelli mi risposero: «I superstiti della deportazione sono là, nella provincia, in gran miseria e nell'umiliazione; le mura di Gerusalemme restano in rovina e le sue porte sono consumate dal fuoco». (Neemia 1:3) 

Ricordiamo ciò che breccia significa: aprire un varco, per entrare con forza in un luogo fortificato. Neemia era il coppiere del re, una persona integra che si era conquistata la fiducia del Re, non era egoista e si preoccupava per il suo popolo. 

Nonostante Neemia sia nato dopo la deportazione e non era direttamente responsabile di quello che avevano fatto I suoi padri, lui riconosce come suo il peccato del popolo e lo confessa. "Neemia pianse per il suo popolo..." (l'ammissione di peccato è una condizione necessaria per ottenere il perdono). Neemia è un uomo che prega " Attese 4 mesi prima di parlare con il Re". 

Quindi lui è un uomo che si prepara e sa attendere. Quei 4 mesi servirono a Neemia per prepararsi. Quando Dio ci chiama c'è sempre un tempo di preparazione.
Raccontai loro come la benefica mano del mio Dio era stata su di me, e riferii le parole che il re mi aveva dette. Quelli dissero: «Sbrighiamoci e mettiamoci a costruire!» E si fecero coraggio con questo buon proposito. (Neemia 2:18)  

In questi versi leggiamo che ognuno di loro sapeva cosa fare, ognuno di loro era al posto giusto. Tutti noi siamo stati chiamati per un proposito ed Egli ci ha messi nel posto giusto. 

 Nei capitoli successivi del libro troviamo tutte le opposizioni  che Neemia dovette affrontare. In particolare Sanballat che significa proprio "nemico", colui che perseguita la chiesa. 

 Nel nostro cammino troveremo sempre falsi messaggeri che vorranno opporsi al piano di Dio, qualcuno che viene per disturbare "I lavori". Intanto leggiamo al Vs. 7 che le brecce cominciarono a chiudersi e i nemici si adirarono grandemente. Quando iniziamo a permettere allo Spirito Santo di lavorare, scavare e sanare la nostra vita Satana si adira e viene per disturbarci. 

 Neemia non si lasciò scoraggiare e continuò i lavori affidandosi completamente al Signore. Ricordò al popolo che il Signore degli eserciti avrebbe combattuto per loro. Alcuni provarono a mormorare, altri volevano calunniarlo, ma Neemia non cadde nel compromesso, non si lasciò scoraggiare dai lamenti del suo popolo o dalle loro parole. Neemia era completamente svuotato dal peccato, svuotato dalla maldicenza e da ogni ferita, le brecce nel suo cuore erano chiuse. Nel cap. 7 infine, leggiamo che la costruzione delle mura fu completata. Ricostruire è un'impresa difficile ma ogni impresa "impossibile" può essere compiuta con l'aiuto del Signore. 

Ci saranno sempre falsi messaggeri, persone che remeranno contro, alcuni vedranno solo "ammassi di pietre", ma noi siamo PIETRE VIVENTI e così vogliamo vederci una dimora stabile dove Dio regna.

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