RUTH E NAOMI DUE DESTINI INCROCIATI

Ruth incontra Dio

 

Ruth il cui nome significa amica nella lettura del libro a lei dedicato rivela una fede straordinaria nel Dio che ha conosciuto nella sua terra natia, Moab. Il suo incontro con Dio ha inizio grazie alla decisione, per molti considerata sbagliata, di una famiglia ebrea che guidata dal capofamiglia Elimelech decide di lasciare il suo paese, Betlemme di Efrata, per trovare proprio a Moab, pane e sopravvivenza in un tempo di carestia. Ruth sposa Mahlon uno dei figli di Elimelech e Naomi, per 10 anni vivranno a Moab senza aver figli, finché la morte arriva e porta via con sé tutti gli uomini di questa famiglia. La storia inizia proprio con la triste condizione di vedovanza in cui Ruth, Naomi sua suocera e Orpah sua cognata si ritrovano a vivere loro malgrado. Tre donne accomunate dallo stesso destino che a quel tempo significava se non morte, sicuramente disperazione. Cosa differenzia le tre donne è sicuramente l'età, visto che Naomi è loro suocera, le loro origini e la loro fede. Naomi è una donna israelita che nonostante alcune scelte sbagliate sa che il suo Dio è l'Onnipotente che salva, le due giovani nuore sono donne moabite che malviste dagli ebrei credevano in una moltitudine di dei. Ruth e Orpah conoscono il Dio di Elimelech e Naomi attraverso le loro leggi e i loro racconti. Di fronte alla perdita e alla morte, Naomi sfoga la sua amarezza verso la vita e verso Dio ma non perde la fede. Una buona notizia giunge da Betlemme di Giuda, Dio ha visitato il suo popolo, la carestia è finita. Naomi decide di lasciare Moab dove ha perso tutto e di ritornare a casa. Il viaggio di ritorno ha inizio, Orpah e Ruth seguono la suocera ma Naomi non può e non vuole condannarle a una vita di solitudine, non crede ci sia speranza per due donne moabite a Israele e le esorta a tornare alla loro famiglia di origine e ai loro dei. Le parole di Naomi sono dure e reali:

 non posso assicurarvi il futuro di cui avete bisogno.

Orpah ascolta e con dolore accetta l'evidenza e decide di tornare a casa dai suoi genitori. Ruth, invece non accetta queste parole, non vuole lasciare sua suocera, non vuole lasciare il Dio che ha toccato il suo cuore e che ha deciso di temere rispettando la sua parola e prendendosi cura della sua anziana suocera. Ruth ha fede:

" io verrò con te e seguirò il tuo Dio e il tuo destino. Mi hai raccontato la fedeltà del tuo Dio e voglio sperimentare la sua benignita', voglio entrare nel patto che Dio ha con Israele, voglio conoscere il suo amore fedele". 

A questo punto Naomi non insiste, vede la tenacia di Ruth e assieme continuano il cammino. Il viaggio è lungo ma si è accesa una speranza, quanto è importante che la speranza illumini le tenebre più buie. Due donne sono adesso unite in una profonda ricerca, cercano il pane, il cibo, cercano una casa. Ruth ha rinunciato a sé stessa, al suo diritto a rifarsi una vita, ha scelto di aver cura di Naomi, la sua amata suocera.


Betlemme: la nuova casa di Ruth

 
Arrivati a Betlemme, dopo 10 anni di assenza, le donne accolgono Naomi ma non la riconoscono più, l'amarezza della sua anima si riflette sul suo volto, segnato dalla fame e disperazione. 

"Che ti è successo Naomi? La tua gioia, la tua allegrezza dove sono finite?

 Le lacrime rigano il suo volto

" ho perso tutto amiche mie, sono partita con certezze e sono tornata senza più alcuna sicurezza, chiamatemi Mara perché la mia anima è piena di amarezza". 

Ruth è lì, ascolta con tristezza le sue parole, mai una volta Naomi ha parlato di lei, ma accetta il suo dolore, lo comprende e non l'accusa.

 

Betlemme: una nuova stagione


A Betlemme è il tempo della raccolta dell'orzo, Naomi ha insegnato a Ruth che il suo Dio aveva dato delle leggi giuste al suo popolo e proprio grazie ad una di esse sarebbero sopravvissute. Nella legge era infatti scritto che chi raccoglieva il grano doveva aver cura di lasciare gli angoli del suo campo incolti per permettere alle vedove, gli orfani e gli stranieri di trovare del cibo. Ruth ascolta la suocera e piena di volontà scende al mattino presto e inizia a spigolare nel campo di un uomo che non conosce ma che si rivelerà essere l'uomo del riscatto per lei e sua suocera. È proprio qui nei campi, nel mezzo della fatica e del lavoro che entra in scena Boaz uomo il cui nome significa forza, a cui Dio sembra parlare al cuore fin da subito guidando le sue scelte e decisioni nel prendersi cura di questa donna straniera, di cui tutti parlano come una donna forte e virtuosa. La festa della mietitura è vicina, Naomi è sempre più speranzosa, i racconti di Ruth e la generosità di Boaz, ravvivano il suo cuore. Boaz non a caso è un suo parente e può secondo le leggi del tempo, sposare Ruth e far rivivere attraverso di lei, l'eredità di suo figlio e del suo amato marito. I consigli di Naomi per la giovane Ruth sono audaci ma non di quell' audacia maliziosa, bensì di un valoroso coraggio, 

"fatti bella figlia mia, lavati, indossa quel vestito che ti ho sistemato con cura e senza farti riconoscere da Boaz va da lui mettiti a dormire ai suoi piedi, vedrai sarà lui a dirti cosa fare". 

Ruth col cuore in gola accetta, non sa cosa l'aspetta, Boaz potrebbe rifiutarla e la sua reputazione potrebbe essere compromessa per sempre, ma anche questa volta sceglie di ascoltare i consigli di Naomi che per certo vuole per lei un futuro. Il dialogo tra Ruth e Boaz durante la notte conferma il valore di quest'uomo che riconosce in Ruth una donna virtuosa capace di mettere a repentaglio il suo futuro ma non rinuncia a credere che ci sia un epilogo differente per lei e sua suocera. Boaz parla con amore al suo cuore :

"piccola Ruth sei generosa in ogni tua decisione, metti l'altro prima dei tuoi bisogni e per questo sarai ricompensata, ora torna a casa e riposati non preoccuparti più di nulla avrò io cura di assolvere al mio compito ".

 Ruth torna a casa il cuore gonfio di speranza e trepidazione, racconta ogni cosa a Naomi che la rassicura proprio come Boaz prima.

" sei stata coraggiosa figlia mia ora riposati, sarà Boaz a preoccuparsi di noi, hai fatto ciò che potevi lasciamo a lui il resto". 

Finalmente dopo tanto tempo, quel giorno le due donne dormirono e si riposarono, sicure che quel Dio che aveva messo sul loro cammino un Redentore non le avrebbe deluse.

La gioia del riscatto

 
E così fu che Boaz riscatto' la terra che apparteneva a Elimelech e Naomi e fece rivivere la loro eredità, sposando la giovane Ruth e dando alla luce un figlio. Il piccolo fu grandemente amato da sua madre Ruth e soprattutto da sua nonna Naomi che lo allevo' con tutto il suo cuore. Questa volte le donne del villaggio cantarono la gioia di Naomi che in Ruth trovò un valore superiore a quello di 7 figli. Il bambino fu chiamato Obed, il cui nome significa " servo di Dio" e fu il nonno di un uomo valente e innamorato di Dio, Davide, il dolce cantore d'Israele.

 
La storia di Ruth ci insegna che la vita è fatta di tante tappe a volta dolorose e quasi impossibili da superare ma la fede nel Dio del patto, nel suo chesed, il suo Amore fedele può infondere coraggio all'anima più fragile e può ribaltare ogni situazione. Fidarsi di Dio è della sua parola ha trasformato la vita di Ruth, vivere la Parola di Dio nella pratica di ogni giorno ha permesso a Boaz di incontrare l'amore e di adempiere il suo proposito, entrando di diritto nella genealogia di Cristo. La speranza del Dio del patto, nonostante le afflizioni della vita ha permesso a Naomi di superare la più profonda delle depressioni rallegrandosi nel futuro di pace che Dio aveva preparato per lei.  

2o22 Anno di promesse esaudite
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