SPERANZA NELLA VALLE DI AFFLIZIONE
«Perciò, ecco, io l'attrarrò, la condurrò nel deserto e parlerò al suo
cuore. Di là le darò le sue vigne e la valle d'Acor come porta di
speranza; là mi risponderà come ai giorni della sua gioventú, come ai
giorni che uscí dal paese d'Egitto.
Io ti fidanzerò a me per l'eternità; ti fidanzerò a me in giustizia e in equità, in benevolenza e in compassioni.
Osea 2:14-15;19
La valle di Acor significa valle di afflizione e tormento, fu il luogo in cui lo sventurato Acan il cui nome significa turbamento durante la presa di Gerico tenne per sé un lingotto d'oro e un vestito babilonese che facevano parte del bottino che per ordine di Dio a Giosuè doveva andare completamente distrutto. A causa del suo gesto Israele fu sconfitto e solo tirando a sorte fu scoperto il trasgressore che confesso' il suo delitto e fu condannato per il suo gesto. Ma cosa può significare nella nostra vita questa valle. Può essere quel luogo di afflizione che ci causiamo da soli a causa delle nostre azioni che il Signore ci ha ordinato di non commettere, quelle disubbidienze che nascondiamo perché crediamo insignificanti, cosa poteva essere un lingotto d'oro rispetto alla quantità d'oro che sarebbe stata distrutta? Ma Dio non misura come gli uomini, ciò che causa dolore al cuore di Dio è l'attitudine del cuore. Quelle scelte consapevoli che facciamo senza preoccuparci delle conseguenze nella vita di chi ci circonda. Ma come sempre per noi credenti del nuovo patto ci viene incontro la grazia di Dio come si legge in Osea, Dio ci attira a sé, ci conduce attraverso il deserto, non siamo mai soli, per donarci quella valle di sofferenza come una porta di speranza. C'è sempre una porta che possiamo scegliere di attraversare ed è la nostra speranza, quella porta che oggi ha un nome ed è quello di Gesù Cristo attraverso cui possiamo uscire ed entrare e trovare sempre un pascolo.